In fondo dentro a quelle scatolette tutto sembra concesso…
Anonimo
Le cosiddette nuove dipendenze sono rappresentate da diversi comportamenti disfunzionali per il benessere dell’individuo, le più note e diffuse sono:
La dipendenza da internet, problematica in grande e preoccupante crescita si differenzia a seconda del tipo di attività svolta in rete:
Si può parlare di dipendenza quando la maggior parte del tempo e delle energie della persona vengano utilizzati all’interno della rete apportando criticità comportamentali in tutte le aree di funzionamento umano: personale, relazionale, scolastica, familiare, affettiva, lavorativa, sportiva ecc.
Le dinamiche di dipendenza dalla rete possono ridurre la persona a riportare una sintomatologia analoga alle dipendenze da sostanze, con comparsa di tolleranza, craving e assuefazione.
Attualmente sono stati riconosciuti cinque tipi di dipendenza (Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento Politiche Antidroga, 2014) che hanno a che vedere con le nuove tecnologie:
È caratterizzata da un’eccessiva tendenza ad instaurare rapporti d’amicizia o amorosi con persone conosciute in rete principalmente via chat, forum o social networks. In tale condizione, le relazioni online diventano rapidamente più importanti dei rapporti vissuti nella realtà con la famiglia con il partner, con gli amici reali e tendono a prendere spazio nella vita della persona al punto da sostituirsi ad essi.
In italiano, sovraccarico cognitivo, caratterizzato da una ricerca ossessiva di informazioni sul web: gli individui trascorrono sempre maggiori quantità di tempo nella ricerca e nell’organizzazione dei dati in rete, vi è un affidamento quasi esclusivo alle notizie e alle informazioni vere o verosimili captate in rete al punto da costruire e/o ampliare sintomi che vanno a condizionare altre condizioni psicologiche alimentandole, un esempio tra tutti: l’ipocondria.
Si caratterizza per l’utilizzo assiduo e compulsivo di siti dedicati alla pornografia e al sesso virtuale. Le persone che ne soffrono usualmente utilizzano materiale pornografico recepito online, utilizzano chat per soli adulti e come sintomo tendono a masturbarsi in maniera compulsiva.
Tale problema è caratterizzato dalla tendenza al coinvolgimento eccessivo in giochi virtuali che non prevedono l’interazione tra più giocatori e non sono giocati in rete.
Si evidenziano coinvolgimento eccessivo e comportamenti compulsivi collegati a varie attività online quali il gioco d’azzardo, trading on line, shopping compulsivo, giochi di ruolo.
Purtoppo in grande aumento nella popolazione.
Come caratteristiche, si avvicina particolarmente alla dipendenza da Internet, perché comporta il fallimento della capacità di controllo senza implicare un’intossicazione da sostanza.
Usualmente le cognizioni disadattive che la persona ha sono: pensieri distorti sul mondo, messi in atto automaticamente ogni volta che uno stimolo associato ad Internet o al gioco (anche non su internet) è disponibile e pensieri distorti su di sé.
Di solito lo stile cognitivo che rappresenta chi soffre di dipendenza da gioco d’azzardo è fondato sulla ruminazione. La ruminazione centrata su di sé porta il soggetto a ricordare gli episodi più rinforzanti, in questo caso positivi associati al gioco, mantenendo così il circolo vizioso del disturbo. Altre distorsioni cognitive riguardanti il sé dell’individuo includono la messa in dubbio delle proprie capacità, un basso livello di auto efficacia e una bassa autostima.
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Dott.ssa Laura Biasci – Psicologa e Psicoterapeuta
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