La persona che ha questo disturbo è in preda a delle ossessioni rappresentate da pensieri , immagini o impulsi indesiderati, intrusivi e persistenti che ricorrono nella quotidianità della stessa e che sconquassano ferocemente la sua serenità mentale.
Le ossessioni come dico sempre io, è come se fossero un quadro, dove il contenuto può cambiare ma la cornice rappresentata dal disturbo è sempre la stessa.
Il contenuto delle ossessioni è veramente variegato, se le galassie sono infinite probabilmente lo sono anche le ossessioni, ma in linea di massima sono rappresentate dal timore che si avverino o si siano avverate situazioni/eventi fortemente inaccettabili per il soggetto.
La persona può essere perseguitata da pensieri ed immagini relative a scene nelle quali si vede, presa dal terrore più assordante, agire comportamenti inaccettabili per la sua morale, pericolosi per se stesso e per gli altri, illegali, socialmente indesiderati o mal tollerati dal suo punto di vista come ad esempio: desiderare persone dell’altro sesso, avere rapporti omosessuali, avere rapporti sessuali con minori, con animali, offendere le persone, assalire fisicamente o verbalmente qualcuno di conosciuto o sconosciuto oppure commettere azioni che potrebbero ledere la salute altrui ad es: ferendo esseri umani (amici, figli, parenti, colleghi o sconosciuti) con oggetti da cucina o da ufficio, avvelenandoli mentre si prepara loro i pasti, investendoli per strada con auto, motorini o danneggiandoli urtando il loro mezzo senza accorgersene, far male a se stessi, far male ai propri animali domestici (con arnesi da giardinaggio, coltelli, avvelenando il loro cibo ecc), tradire l’amato.
Spesso le ossessioni possono essere rappresentate da pensieri tenaci di contaminazione con sostanze tossiche, sporco, malattie infettive anche nefaste o dubbi rappresentati da domande continue su vari argomenti dal filosofico al pratico es: “avrò chiuso casa?”, “avrò chiuso l’auto“, “e se domani morissi?”
Come fa la persona a tentare di difendersi dall’intrusione di questi pensieri irrazionali nel suo quotidiano, e dunque quali sono le tentate soluzioni con le quali cerca di risolvere il problema e che però invece di risolverlo lo vanno ad amplificare?
Proverà a scacciare i pensieri, tentando di non pensarci e provando a distrarsi quando arrivano
Più il soggetto cercherà di dirottare dalla propria mente i pensieri ossessivi indesiderati, più li alimenterà e li renderà potenti, perché pensare di non pensare fa pensare ancora di più.
Facciamo un esercizio insieme per capire questo meccanismo:
Proviamo a NON pensare ad un asino che vola…sfido chiunque a dirmi di non averci pensato!
Ecco, nella stessa maniera il soggetto ossessionato più proverà a non pensare e più sprofonderà in quel pensiero che vorrebbe eliminare.
Cercherà una spiegazione scrupolosa ed oggettiva anche per ciò che sfugge ad una valutazione razionale, come le emozioni, con l’effetto di generare sofferenza psichica e di produrre veri e propri disastri personali ed interpersonali;
Tenterà di rendere razionale il pensiero, rimuginando per cercare risposte dentro di se funzionali a rassicurarsi (es: ho avuto molte ragazze non posso essere gay ecc ecc)
Tenterà sempre di avere tutto sotto controllo. Si parla di persone che vivono costantemente nello sforzo di tenere tutto sotto controllo al punto di mal vivere imprevisti nella propria quotidianità. La vita di questi individui è focalizzata più su un discorso di dovere che di piacere, perché il piacere rischia di far perdere il controllo ed è spesso visto come uno spreco di tempo. Molto spesso queste persone adoperano tentativi di pianificare ogni cosa cercando di anticipare gli eventi futuri, per poterli controllare e gestire.
Tenterà di neutralizzarli con altri pensieri, azioni e/o rituali sia di azione che di pensiero (compulsioni). Ad esempio, una persona che è tormentata dal dubbio di non avere chiuso il gas, può tornare varie volte in cucina per accertarsi di averlo fatto. In questo caso ci troviamo di fronte ad un disturbo ancor più articolato il DOC ,disturbo ossessivo-compulsivo;
Ne parlerà con le persone vicine (parenti, partner, amici, colleghi, preti ecc) per ricevere rassicurazione rispetto ai “brutti pensieri” che farà, con il risultato che anziché migliorare la situazione e metterli a tacere, li andrà ad amplificare sino ad una possibile deriva in un disturbo altrettanto severo che si chiama disturbo ossessivo compulsivo. Il nutrirsi delle garanzie consolatorie che gli altri li forniranno non gli sarà più sufficiente e dovrà andare a caccia di altri rituali per placare l’ansia .
Eviterà di fare cose che lo espongono al rischio di entrare in contatto con cose o situazione che potrebbero accendergli l’ossessione e il timore di compiere l’azione oggetto dell’ossessione stessa come ad esempio: evitare di entrare in contatto con i figli, delegandone l’accudimento ad altri per timore di fare loro del male, evitare di guidare per il timore di investire qualcuno, evitare di preparare la pappa al cane, evitare di manovrare coltelli per il timore che si attivi un pensiero terrorizzante rispetto al loro utilizzo ecc.
Anche questa tentata soluzione inutile ai fini della risoluzione del problema potrà essere utile purtroppo solo a condurre la persona fino alla potenziale deriva della sua vita rappresentata da una completa rinuncia alle sue autonomie.
Il “controllo che fa perdere il controllo” è la logica sulla quale si basano tutti i suddetti tentativi errati per risolverlo.