Il patofobico ha paura di contrarre una malattia ma nel dettaglio una malattia fulminante, come un infarto, un ictus; sta in attento ascolto del proprio corpo ed ogni piccolo segnale che arriva dal suo ascoltarsi lo manda in crisi fino a generargli addirittura veri e propri attacchi di panico.
Anche in questo caso il controllo ossessivo porta a perdere il controllo. Le tentate soluzioni che la persona cerca di mettere in atto per osteggiare il disturbo e che invece di metterlo a tacere, lo manterranno in vita e lo alimenteranno sono:
- provare ad allontanare il pensiero pauroso con il solo risultato che più tenterà di scacciarlo e più lo penserà.
- chiedere rassicurazioni agli altri (parenti, amici ecc) in merito alla sua salute.
- evitare controlli medici, esami specialistici perché teme l’esito finale che potrebbe essere potenzialmente infausto preferendo rimanere nel dubbio.
Quest’ultima tentata soluzione, insieme al focalizzarsi sul terrore di aver contratto una specifica malattia grave è la differenza principale con la patologia ipocondriaca.