DISTURBI DA USO DI SOSTANZE
LAURA BIASCI, PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA.
CECINA, ROSIGNANO SOLVAY, SALINE DI VOLTERRA, LIVORNO, CENAIA
320.2858689

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dott.ssalaurabiasci
…quando dipendi da una sostanza, ogni rapporto vero con le persone perde di importanza, l’unica cosa che vuoi, è incontrare LEI… gli altri li vedi solo un ostacolo a quel sublime incontro!

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) descrive la dipendenza patologica come quella condizione psichica, e talvolta anche fisica, causata dall’interazione tra una persona e una sostanza tossica.
Tale interazione determina un bisogno compulsivo di assumere una sostanza in modo continuativo o periodico, allo scopo di provare i suoi effetti psichici e talvolta di evitare il malessere della sua privazione (astinenza).
Il disturbo da uso di sostanze viene definito:
“Una modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a disagio o compromissione clinicamente significativi”, come manifestato da almeno due delle condizioni seguenti, che si verificano entro un periodo di 12 mesi:
- La sostanza è spesso assunta in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal soggetto;
- Desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza;
- Una grande quantità di tempo viene spesa in attività necessarie a procurarsi la sostanza ad assumerla, o a riprendersi dai suoi effetti;
- Craving o forte desiderio o spinta all’uso della sostanza;
- Uso ricorrente della sostanza che causa un fallimento nell’adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa;
- Uso continuativo della sostanza nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della sostanza;
- Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell’uso della sostanza;
- Uso ricorrente della sostanza in situazioni nelle quali è fisicamente pericolosa;
- Uso continuato della sostanza nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente, fisico o psicologico, che è stato probabilmente causato o esacerbato dalla sostanza;
- Tolleranza, come definita da ciascuno dei seguenti:
a) il bisogno di dosi notevolmente più elevate della sostanza per raggiungere l’intossicazione o l’effetto desiderato;
b) un effetto notevolmente diminuito con l’uso continuativo della stessa quantità della sostanza; - Astinenza, come manifestata da ciascuno dei seguenti:
a) la caratteristica sindrome di astinenza per la sostanza
b) la stessa sostanza (o una strettamente correlata) è assunta per attenuare o evitare i sintomi di astinenza.
Tra i disturbi trattati:
- Disturbi correlati all’alcol
- Disturbi correlati alla cannabis
- Disturbi correlati agli oppiacei
- Disturbi correlati a sedativi, ipnotici o ansiolitici
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